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  • valeriabarbi7

Il lungo viaggio dei salmoni


Taga Shaw, o Grande Fiume, come lo chiamano i Tutchone meridionali, una delle popolazioni native che dello Yukon, in Canada.

Ogni anno, i salmoni risalgono la corrente per migliaia di chilometri per raggiungere il luogo in cui sono nati e deporre le uova. Il più grande e il primo ad arrivare è il 𝗦𝗮𝗹𝗺𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 (𝘖𝘯𝘤𝘰𝘳𝘩𝘺𝘯𝘤𝘩𝘶𝘴 𝘵𝘴𝘩𝘢𝘸𝘺𝘵𝘴𝘤𝘩), conosciuto anche come salmone King, Spring o Chinook.


È una delle 6 specie di salmone che si trova in Nord America. La sua vita è costellata di pericoli che culminano con una migrazione di 3000 chilometri, dal Mare di Bearing al canale di Whitehorse, dove la femmina, prima di morire, deporrà le uova negli affluenti dello Yukon, nel luogo esatto dov'è nata. Negli ultimi anni il numero di individui che riesce a raggiungere la meta è drasticamente diminuito a causa dei cambiamenti climatici, che hanno modificato il ciclo dell’acqua, l’inquinamento, il sovrasfruttamento e la competizione con altre specie (più piccole ma più abbondanti, come il salmone rosa).


A questa lista, già di per sé complessa, si aggiungono le infrastrutture. Quello che per noi uomini è utile, infatti, spesso per la fauna selvatica è un problema. Com'è il caso della diga di Whitehorse, costruita nel 1958 e che attualmente produce energia sufficiente ad alimentare 1 milione di lampadine da 40 watt. Fortunatamente, l’anno successivo la Yukon Energy ha costruito un'infrastruttura che, con i suoi 366 metri è ad oggi l'impianto di risalita più grande al mondo. Qui, flussi d'acqua spingono i pesci verso un canale dove attraversano diverse vasche in cui movimenti circolari li fanno riposare prima di spingerli a superare un dislivello di ben 20 metri.


L'impianto di risalita è un esempio di mitigazione dell'impatto che l'uomo ha sugli ecosistemi e sulla fauna a cui, nel 1984, è stata aggiunta una nursery. Per aiutare la popolazione a rimanere in salute, ogni anno una parte delle uova trasportate dalle femmine vengono prelevate dagli operatori e gli avannotti vengono allevati in cattività per 1 anno prima di essere rilasciati.


Purtroppo, come ci spiega la volontaria che abbiamo intervistato, nonostante gli sforzi, gli ostacoli che questi animali devono superare sono così tanti che al 21 agosto, solo 95 su 7000 che partono dall'Artico riescono a tornare. Nel 2022, vista la drastica diminuzione dei salmoni tornati all'impianto, il Governo dello Yukon, con il supporto e l'avvallo delle First Nations, ha imposto il fermo pesca che include anche le attività di sussistenza.


Perché è fondamentale proteggerlo? Perché fa parte di un intricato sistema di relazioni ed è la fonte di cibo per molti organismi:

- è la preda principale delle orche

- rappresenta fino al 30% della dieta dei lupi

- gli orsi ne possono mangiare fino a 30 al giorno

- aquile e altri uccelli

- in alcune regioni, il salmone Chinook è alla base dell'alimentazione di moltissime comunità di First Nations che lo pescano a quando, 10.000 anni fa, i ghiacciai si sciolsero e lo Yukon si unì al Pacifico attraverso lo Stretto di Bearing, consentendo proprio la migrazione dei salmoni.

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