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Progetti educativi

Sebbene negli ultimi anni sia aumentata la consapevolezza circa l’impatto negativo delle attività umane sull’ambiente, l’attenzione è stata spesso catalizzata dalla crisi climatica lasciando nell’ombra una crisi che, se possibile, è ancora più urgente: quella che riguarda la perdita di biodiversità, considerata ancora troppo diffusamente, un concetto lontano e astratto, talvolta complicato e di nicchia.

Al contrario, proprio la biodiversità è non solo il pilastro della nostra esistenza ma, se raccontata adeguatamente e se portata tra i banchi di scuola, è un gancio capace di ridare alla comunicazione il suo ruolo principale: quello di attirare l’attenzione, smuovere le coscienze e promuovere l’azione collettiva.

Progetto C4C

Nel marzo del 2022 nasce la collaborazione tra il progetto WANE - We Are Nature Expedition e C4C, un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Citizens, Equality, Rights and Values (CERV), Citizens’ engagement and participation (CERV-2022-CITIZENS-CIV). L'obiettivo della partnership è promuovere l’educazione alla biodiversità nelle scuole diffondendo tra gli studenti non solo la conoscenza dei principi ecologici alla base della conservazione ma una coscienza critica e un’intelligenza emotiva ed empatica nei confronti della natura.

Il progetto pilota, attualmente nella sua prima fase, ha visto la partecipazione di una classe terza dell’Istituto Avogadro di Torino. Gli alunni hanno inizialmente partecipato ad un workshop interattivo finalizzato a:

 

  • spiegare che cos’è la biodiversità e cosa ha a che fare con la nostra vita quotidiana;

  • quali sono gli impatti delle attività umane su specie ed ecosistemi;

  • come usare i social media per comunicare la scienza;

  • come comunicare efficacemente la biodiversità;

  • come costruire un reportage a partire dall’esperienza condivisa su com’è nato e come si è sviluppato il progetto WANE.


Gli studenti, divisi in 4 gruppi, hanno potuto scegliere fra alcune delle specie e delle storie che fanno parte del progetto WANE (orso grizzly, farfalla monarca, Tlalocohyla celeste, e squalo martello comune) e, dopo averne approfondite in maniera autonoma le caratteristiche, hanno presentato dei contenuti social il cui obiettivo è quello di diffonderne l'importanza a livello globale e provuoverne la conservazione.

A partire da gennaio 2024, la seconda fase vedrà la classe impegnata nel trasferire le conoscenze apprese al contesto locale, creando un corridoio ecologico virtuale tra specie, comunità, culture ed ecosistemi dei continenti Nord e Sud Americano, e la realtà che hanno davanti agli occhi tutti i giorni. Nel farlo, dovranno trasformarsi in cittadini attivi, in reporter e comunicatori in grado di trovare una storia accattivante e di scatenare l’empatia, oltre che far comprendere come ogni elemento del Pianeta sia inestricabilmente connesso ad un altro.

Il progetto, nel suo complesso, si propone di riportare la biodiversità al centro della discussione, spiegando come Homo sapiens, che rappresenta solo lo 0.01% delle specie che conosciamo, abbia effettivamente dato il via a quella che viene ormai chiamata la Sesta estinzione di massa ma possa essere anche motore di cambiamento. Nel farlo, possiamo e dobbiamo ripartire anche dalle storie di chi lotta per il Pianeta, da come le comunichiamo e da un nuovo modo di essere umani.

In questo, l’istruzione ricopre un ruolo fondamentale garantendo la nascita e lo sviluppo della prossima generazione di decisori politici e di cittadini informati, critici, competenti e di conseguenza in grado di agire a favore della biodiversità.

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